sabato, giugno 02, 2007

Mangiare sano, mangiare bene...

Che dire, sembra che questa affermazione sia molto lontana dal lessico culinario milanese. Si fa più fatica a trovare un buon ristorante a Milano che fare il giro d'Italia. A parte alcune "perle rare" la maggior parte della ristorazione milanese è convinta di dare un buon servzio e di servire del cibo di alta qualità.Purtroppo non è così, specie per chi venendo da fuori è probabilmente abituato a ben altri standard. L'accoglienza, intesa come relazione con il cliente tanto cara al marketing, è un optional; i tempi (time to market) lasciano perplessi, anche 40 minuti per un piatto di spaghetti (a sala semivuota), ambienti in cui la pulizia lascia a desiderare e molto volere non essere, insomma forse un buon bagno di umiltà non farebbe male. Purtroppo ci sono ancora troppi turisti, specie giapponesi e cinesi, che visitano Milano per piacere o per affari, che si affollano nei ristoranti, ignari di cosa sia la vera cucina, ingurgitando ogni piatto propinato loro senza esitazione...

Che dire appunto, mi porto il prosciutto da casa?

Alla prossima

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